Innovazione e Determinazione: La Protesi Transtibiale Da Ciclismo Per Maurizio

Nel mondo delle protesi sportive, la tecnologia ha compiuto passi da gigante, permettendo a molti atleti di superare sfide fisiche e raggiungere nuovi traguardi.Oggi siamo orgogliosi di condividere la storia di Maurizio Costanzo, geologo di Trieste, e la sua esperienza con la protesi transtibiale che abbiamo realizzato per lui per le competizioni ciclistiche.

Un modello di forza e  determinazione

Maurizio Costanzo ha una storia di grande forza e determinazione che ci ha ispirato profondamente. Nel 1996, mentre lavorava in Africa, fu vittima dell’esplosione di una mina anticarro, che causò l’amputazione della sua gamba destra al terzo medio inferiore e la perdita di parte del piede sinistro. Nonostante questo evento drammatico, Maurizio non ha mai smesso di inseguire la sua passione per il ciclismo.

Una protesi innovativa e personalizzata

Quando ci ha contattato, sapevamo di dover creare una protesi che rispondesse esattamente alle sue esigenze sportive. Per fare questo, abbiamo utilizzato un processo dettagliato e preciso. Abbiamo scansionato il moncone di Maurizio con uno scanner a luce strutturata e, dopo aver elaborato i dati, abbiamo realizzato l’invaso con una stampante 3D. Questo componente critico è stato ulteriormente ottimizzato per evitare pressioni e fastidi durante il movimento rotatorio della gamba mentre pedala, assicurando comfort e funzionalità senza compromettere la stabilità.

La protesi è stata inoltre personalizzata, ovvero è stata colorata in verde per armonizzarsi con la divisa del XC TEAM di Trieste, la squadra ciclistica a cui Maurizio appartiene. Il piede della protesi, il modello Niagara distribuito dalla ditta tedesca DOI, è realizzato in elastomero termoplastico, mentre il paletto di unione all’invaso è in titanio, garantendo leggerezza e resistenza.

Le gare

La nuova protesi è stata messa alla prova durante il 2° Granpremio Comune di Ronchis, gara nazionale di paraciclismo, e il 2° Trofeo Omnia Imola, una gara paralimpica di ciclismo ed handbike che si è tenuta sulla pista dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Questi eventi hanno rappresentato non solo una sfida sportiva per Maurizio, ma anche l’opportunità per verificare l’efficacia della protesi in un contesto competitivo.

Impegno e passione

La storia di Maurizio Costanzo è un’ispirazione per tutti noi. La sua determinazione e la nostra innovazione hanno dimostrato che è possibile superare ogni ostacolo e raggiungere risultati straordinari. Siamo orgogliosi di aver contribuito a migliorare la qualità della sua vita e di aver aperto nuove possibilità nel campo dello sport paralimpico.